Profumo di acacie, effluvio miracoloso, così tanto da scordarmi in quell’istante la paura del domani, i sensi di colpa, i pensieri ricorrenti così insistenti. Cielo azzurro, nuvole che rimbalzano e giocano tra loro; i miei occhi scrutano l’invisibile in cerca di conforto o forse chissà, d’ ispirazione. In tutte le sue variabili l’Amore è presente ovunque anche, e soprattutto, là dove ha le sembianze che non m’aspetto. Sono consapevole che nel mondo, proprio in questo preciso istante di personale beatitudine, accadono ogni sorta di nefandezze; ne posso sentire il peso proprio qui, sul mio petto. Un sorriso s’abbozza sulla bocca e mi chiedo: “Chissà se il mioLeggi altro →

ovvero come dare la colpa agli altri pensando di avere ragione. Fu così che, per sfuggire alla sensazione amara di chi si sente comunque e a prescindere fuori luogo, ho lasciato di fretta e furia un biglietto sul tavolo della cucina di casa, durante un’anonima domenica pomeriggio, con scritto:” vado a raccogliere le pesche”. Non un riferimento su dove fossero ‘ste pesche, un numero di telefono dove potermi chiamare, una spiegazione che giustificasse una vera e propria fuga. Ho lasciato nel dolore e nello sbigottimento due anime candide la cui unica “colpa” era stata, ai miei occhi prevenuti, essere prive di ambizioni. Le ho lasciateLeggi altro →

Sono nata perché molto desiderata, così mi è stato detto ripetutamente dai miei genitori: mia madre durante la gravidanza ha partecipato a un corso per gestanti, cosa decisamente rara visto che sto parlando di sessant’anni fa. Quando l’ho scoperto (per caso durante una conversazione telefonica con mia madre) sono rimasta sospesa nello stupore! Pensando a lei, ripercorrendo mentalmente la strada che ha dovuto fare da casa all’ospedale, è scattato qualcosa in me, un pensiero collegato dritto al cuore, una sensazione che ha lo stesso rumore di un interruttore che ruota da off a on: clic! In quel preciso istante ho realizzato che mia madre miLeggi altro →

…”Non si sputa mai nel piatto dove si mangia”. Questa una delle frasi più sentite durante i pranzi e le cene con la mia famiglia. Ehh già…“mamma Fiat” veniva chiamata la Fabbrica Italiana Automobili Torino in casa mia: una “mamma” che ha visto il massimo della sua espansione e potenza economica durante gli anni della mia infanzia e che ci dava, come una mamma, da mangiare. Ricordo molto chiaramente quel signore elegantissimo che, ogni tanto, sbucava nello schermo della nostra televisione: alla sua presenza sembrava che il tempo smettesse di battere i minuti. E in quel preciso istante la voce trasognata e devota di mia madre sussurrava: ” Lo vedi quelLeggi altro →

Conoscere nuove persone, scoprendo che ci sono molte più anime affini di quello che immaginavo; sentire gioia nelle piccole cose, sentirmi a casa ovunque e con chiunque, restare in silenzio e godere delle voci intorno, vivere esperienze che mi confermano che sono sulla strada giusta perché, proprio la mia.Leggi altro →

Ho sempre ascoltato attentamente mio nonno Giovanni, fine oratore, grande estimatore del buon vino; mi piaceva la serietà con cui mi parlava, come a una grande. Lui, come sua figlia Marcella, mi tenevano in forte considerazione e io questo lo percepivo chiaramente, anche se molto piccola. L’episodio che ricordo con più affetto e una nota di orgoglio, fu quello in cui, seduta sulle sue ginocchia, mi disse con coraggio e lealtà rara per un adulto nei confronti di una bambina: “Sai Laura, io ho creduto nel fascismo, ma mi sono sbagliato. Sono stato ingenuo a credere che davvero Mussolini volesse il bene della mia terra.Leggi altro →

….Era il tempo delle facili speranze, costruite ad arte dalla famiglia Agnelli e dalla politica di allora, ma io questo non lo potevo certo comprendere. Ero in quella fase della vita dove l’amore lo respiravo, lo vedevo e lo sentivo a prescindere. Il mio era un mondo pieno di fervore, di possibilità, di gente disponibile, gioiosa, attiva e mi piaceva. Sì mi piaceva davvero tanto. Come mi piaceva sentire la radio con mio padre e cantare a squarciagola in macchina, io e lui, mentre mia madre guardava fuori dal finestrino le strisce luminose della città.  Nella prima casa in cui ho vissuto, in cucina, troneggiavaLeggi altro →

…così con la scusa di credere di essere un’incapace, tanto da non meritare l’accesso agli studi universitari, a soli diciannove anni ho pensato bene di scappare di casa, volando fuori dal nido/casa con zero risorse e una baldanza simulata e poco reale. Mi sosteneva in questa scelta ribelle tanta rabbia, tanto livore, risentimento e un concentrato di assoluta idiozia. L’unica cosa di cui ero certissima, ogni mattina, nel tirar su la tapparella della mia camera, rivolta verso il grande logo rosso (poi diventato blu) con la scritta Fiat, era una frase, un mantra: “io lì no, io lì non ci entrerò mai e poi mai”. Il mioLeggi altro →

Camminare fianco a fianco a un’amica del cuore, mi piace assai. Pur essendo io sostanzialmente una solitaria, mi capita sempre più spesso di ammorbidire le spine, di cui mi sono meticolosamente adornata, anche solo per effetto della sua taumaturgica presenza. Camminare in silenzio, per tratti brevi, armonizza ciò che abbiamo condiviso fino ad un secondo prima. E come sullo spartito di un musicista che compone al momento, ispirato dalla natura, dall’incedere comune e dal silenzio così rinasce la parola, fluida, sincera, aperta, vera. Due creature che condividono la vita in uno specifico tempo,  ascoltando con sincero interesse tutto ciò che emerge, una per l’altra: specchiandosi, respingendosi eLeggi altro →

Nebbia: meno male che l’autunno si è deciso a bussare alle porte stamattina. Il calore del letto rimane appiccicato ancora per poco ai pantaloni del pigiama, il caffè scotta meno, almeno così mi pare. Finalmente fuori fa freddo, davvero stavolta, e il grigio del cielo conferma la sensazione nuova dopo mesi.  Sento un rumoreggiare di pensieri distinguendone a guizzi le qualità differenti: il pensiero ricorrente, il pensiero rabbioso, quello sottile, lo stupido, il pensiero organizzativo, un sali e scendi di frequenze che creano scompiglio e curiosità.  Mille e mille pensieri…poi, ogni tanto, raramente, emerge chi mi parla sul serio: il silenzio.  In quel tipo diLeggi altro →