Nebbia: meno male che l’autunno si è deciso a bussare alle porte stamattina. Il calore del letto rimane appiccicato ancora per poco ai pantaloni del pigiama, il caffè scotta meno, almeno così mi pare. Finalmente fuori fa freddo, davvero stavolta, e il grigio del cielo conferma la sensazione nuova dopo mesi. 

Sento un rumoreggiare di pensieri distinguendone a guizzi le qualità differenti: il pensiero ricorrente, il pensiero rabbioso, quello sottile, lo stupido, il pensiero organizzativo, un sali e scendi di frequenze che creano scompiglio e curiosità. 

Mille e mille pensieri…poi, ogni tanto, raramente, emerge chi mi parla sul serio: il silenzio. 

In quel tipo di silenzio, se pur breve, il respiro s’allarga, il corpo prende spazio, la mente ordinaria un poco si ritira. 

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