Dove nasce e dove sta andando

Il termine Yoga significa letteralmente (ormai si sa, è scritto ovunque) UNIRE.

Yoga, secondo le tradizioni, consiste nell’equilibrio e l’unione di tutte le componenti del nostro essere umano: corpo mente e spirito. E anche questo ormai è fortunatamente piuttosto noto, perché anche la pubblicità, ultimamente, ha usato questo concetto per porre attenzione alla cura di sé stessi.

Quindi Yoga, in sintesi, concerne uno “stato di unità” senza separazione né divisioni.

Fin qui parole comprensibili, certo, ma che spesso finiscono per essere vissute solo come  teoriche, percepite come irraggiungibili, poco alla portata di noi occidentali. Si ha, ancora adesso, un’idea piuttosto distorta dello Yoga o per lo meno mal interpretata: si passa dall’applicazione di posizioni ardite, che fan venire il mal di schiena solo a vederle, a lunghi silenzi a occhi chiusi, che mettono agitazione nel praticarle, con l’idea che non bisogna assolutamente avere pensieri.

Yoga non è solo una tecnica, o una prolungata meditazione, bensì è unicamente,

semplicemente, un’esperienza intima con il proprio corpo e con la mente.

 Per riconoscerla, c’è una cosa sola da fare:
decidere di farne un’ esperienza diretta.

Mantra – Un’esperienza profonda

La caratteristica dell’esperienza è, per l’appunto, personale e non può esisterne una uguale a un’altra.

Per me, per esempio, Yoga si manifesta unendo il gesto (asana) al sentire con la sola finalità iniziale di provare il piacere di ascoltare e ascoltare il corpo e il respiro

Per me significa anche, condividere con altre persone il richiamo alla pace e alla bellezza, passando anche da stati completamenti opposti, come potrebbero essere la frenesia o la preoccupazione per poterli vedere, riconoscerli e integrarli.

Yoga diventa così un “elisir” dal profumo e dalla fragranza unica,
diversa per ognuno di noi.

YOGA NIDRA

Non sento di “insegnare yoga” bensì di condividere uno spazio di tempo e un luogo dove potersi rilassare, scoprire parti di sé nella calma e nella leggerezza.

I 5 TIBETANI

Ho una predilezione particolare: praticare i 5 tibetani e il saluto al sole, questo perché nel movimento sento la possibilità di entrare in connessione con i pensieri con più facilità.

Sono pratiche antiche, molto antiche, e i nostri corpi sono assolutamente predisposti a “ricordare” queste sequenze e farne un buon uso.

LA PRATICA DEI 5 TIBETANI



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