Come torre saracena scruti impassibile l’orizzonte, mentre suoni lontani s’infrangono, tagliando l’aria intorno. Osservi attenta ogni movimento del mare, per giorni e notti, così, all’infinito. Solitudinemi avvolgi, mi seduci,attanagli il mio cuore,lo laceri, lo turbi, imperi. Solitudine dalle antiche memorie,ti muovi sinuosa e sensuale tra le mie carni fragili, ubriacandomi di un dolore che, rapido come fulmine sull’acqua, cade fragorosamente risvegliandomi.Leggi altro →