Ho deciso di ricominciare a scrivere e condividere ciò che che ho vissuto finora. E’ da tempo ormai che accade, più o meno intensamente; sempre più spesso, quando mi sento immersa in un’onda emotiva particolare, desidero tradurre i pensieri che mi attraversano, in parole scritte.

Amo descrivere gli attimi, le immagini o i suoni, mi diletta “uscire allo scoperto” al di là dei ruoli, delle convinzioni, delle paure più o meno esplicite

Ma chi dentro me vuole scrivere? Solitudine? Necessità epocale? Autocompiacimento? E’ il destino che chiama? O la somma di tutto ciò?

Mistero.

E poi, cosa voglio scrivere? Succede un poco come quando dipingo: prendo un colore e poi un altro, li mischio e li rimischio, spalmo con le mani la polvere del gessetto, o bagno il foglio con il pennello, fino a che da una macchia informe, emerge qualcosa che pare avere una vita sua. Una macchia che diventa ciò che vuole l’occhio che la guarda.

Così mi succede anche con le parole.

Mi siedo, scrivo, cancello, riscrivo, elimino, scelgo, aggiungo, fino a che emerge un racconto o una riflessione, che durante questo prezioso processo, diventa chiara a me e a chi legge – o almeno è ciò che spero – finché mi pare scrivo…e non penso più!

Un qualcosa in cui ognuno si possa rispecchiare traendo conclusioni anche diverse dalle mie.

Insomma qualcosa che tu, che mi stai leggendo proprio ora, puoi portarti a casa; così che leggere anche un poco di te, come se ti guardassi da un’altra prospettiva, da un’altra visione di te, potesse portare a entrambe risposte agli infiniti quesiti della vita.

Quindi, detto questo, benvenuti nel nostro mondo.

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